Mondi Paralleli

Una vita, tanti mondi da scoprire

domenica, novembre 18, 2007

La promessa

RINGRAZIAMENTI

Finalmente questo momento è arrivato. Penso sia quello piu atteso da ogni tesista, rappresenta la fine di un periodo e l'inizio di un nuovo capitolo. E forse ancora di più nel mio caso, questi ringraziamenti scritti durante il volo di ritorno LA-Londra rappresentano la conclusione di un'epoca. E come ogni cosa nella mia vita, anche questo traguardo non sarebbe mai stato raggiunto senza l'aiuto e il supporto di molte altre persone. Per prima cosa vorrei ringraziare di cuore Michele Colajanni e Giovanni Paternostro; a loro devo molto: questo progetto, questa tesi, questa avventura; un periodo di crescita personale e professionale che altrimenti non sarebbe mai stato possibile. E un altro grazie di cuore deve essere espresso per i miei genitori e per la mia famiglia, mamma Rosanna, papà Sergio, nonna Ida e zio Alberto: mi hanno sempre supportato con ogni mezzo, senza mai risparmiarsi. E un grazie speciale a mio fratello Andre, una persona per cui tornerò sempre a casa, in qualsiasi momento e da qualsiasi viaggio.
Però vorrei che questi ringraziamenti non si limitassero soltanto a loro, perchè in questi cinque lunghi e allo stesso tempo velocissimi anni, molte altre persone hanno fatto parte delle mia vita, aiutandomi a crescere e stimolandomi continuamente. In primis, grazie ai ragazzi dell'istituto: a Jen, Matthew, Jake e anche a Elisa, Lucilia, Lea, Russel, Manuela, Leo, Toshiya, Christian ma soprattutto Diego, Stefania e Laurance. Mi sono stati sempre vicino, ognuno a modo proprio, mi hanno spronato, incentivato, aiutato. Devo molto anche a loro. E poi Michele, Giovanni e Willy, grandi amici. Citando Giova, spero un giorno di arrivare anche io ad avere illuminanti discussioni e a parlare di scienza come loro sanno fare. E poi anche Simone, Massimo, Federica e Leo. Anche loro hanno saputo starmi vicino. Ci sono anche i ragazzi di Irvine: Sergio, Mario, Andre, Giulia e specialmente Elisa: ho passato dei bellissimi momenti con tutti loro. E come non rigraziare Josh,
Kalani, Paulinho, Curties e Gaia: sono stati la mia famiglia in California.
In questa laurea specialistica non ci sono stati solo gli USA ovviamente e devo rivolgere un pensiero speciale anche ad altre persone. Per prima Laura. Ha saputo starmi vicino, nonostante le grosse distanze fisiche che ci hanno sempre separato e non ha esitato a spronarmi ad accettare questa ennesima sfida verso un nuovo continente. E ci sono tutti i ragazzi dell'Erasmus. Anto, Dalla e Andre sono stati come dei fratelli. E anche Craig è stato uno di noi. E ci sono anche tutti gli altri: Stefania, Anna, la Six, la Cricci, Giovanni, Sara, Tiziana, Angie, Sara, Elke, Jana, Katy, Dominik, Nadia, Sebastian, Kim, Nicole, Ana, Albertine, Ane, Regina, Tania, Anna, Joseph, David, Aurea, Myriam, Cristina. Mi hanno fatto passare mesi splendidi a Exeter e ancora oggi, ogni volta che ci si vede o sente è sempre una festa. Isa, Marina, Jordi, Iñaki, Susana, Norma, Araceli, Veronica e Uri mi hanno fatto passare una splendida estate a Barcellona, piena di bellissimi momenti.
E qui a Modena devo rivolgere un altrettanto speciale ringraziamento a Mauri, Enrico, Bompa, Carru, Rivva, Elena, Mirandla, Ciccio, From, Tania, Mattia, Pelle, Pot, Sciucca, Frappa e Gene. Per ben cinque anni abbiamo condiviso fatiche e sudori per arrivare fino in fondo. Un grazie anche a Luca, per tutta l'amicizia e le chiacchiere su quella pista ciclabile che porta alle aule. Anche la pallavolo in questi cinque anni mi ha dato tanto. E questo lo devo ad Aiman, Gabry, Lollo, Monta, Sam, Leo, Fano, Gus, Giangiu, Pit, Fillo, Piro e a tutti i ragazzi del Maritain e del 4ville. Mi hanno insegnato a giocare e a portare nella vita le lezioni apprese in campo. E infine devo ringraziare gli amici storici, quelli di una vita, che ovviamente anche in questi ultimi cinque anni mi sono stati sempre a fianco. Per prima, Lucia. Una persona carissima che mi ha dato molto. E poi Pigi. Un altro che potrei definire fratello. Ricordo e ringrazio anche Vincio e Giuliano: anche se non ci sibecca più, siete stati, siete tutt'ora e sarete nel mio cuore come tutti. E gli altri: Laura, Sarah, Francesca, Elisa, Piccio, Rocco, Simo, Biso, Fox, Jesp, lo Zobo, Ste, Pongi, Francesco, Richi, Massi, Gepa, Sandro, Succhio. Per ogni cosa, dalle chiacchiere in Delfini o San Carlo, ai calcetti delle domeniche di questi anni. E anche Carlo, Bela, Samu, Vale, Chicca, Giulia, Sheva, Paltri, Teo, Bruno, Botti, Cicci. Anche se magari non ve ne sieti resi conto, ci siete stati.
E' tardi... o presto... il jet lag non perdona, ma spero che chi non ho citato lo possa fare. La memoria gioca brutti scherzi ogni tanto, ma il cuore no. Tutte le persone, nominate o meno, che sono state importanti in questi ultimi cinque anni lo sanno, senza bisogno di doverselo sentire dire. E finalemente concludo con una frase riscoperta su un muro di Lafrowda e che da allora ho sempre pensato di inserire per ultima in questi ringraziamenti; e ora che ci sono arrivato non mi tirerò indietro, non l'ho mai fatto. E allora "Ringrazio tutti quanti, specie la mia mamma che mi ha fatto così funky".

sabato, febbraio 03, 2007

Il mondo nuovo

Cavolo... è proprio tutto diverso.
Dai primi minuti della mattina agli ultimi della sera. I pensieri sono diversi, le preoccupazioni sono diverse, i momenti con gli amici sono diversi. Una cosa che rimane però sono i sogni. Sono tanti e ancora tutti lì al loro posto, al sicuro nei loro cassettini personali che aspettano pazientemente di essere rispolverati. Non è possibile farlo con tutti, ed è qui il difficile: andare avanti nella vita quotidiana scegliendo quelli da tenere sott'occhio e quali lasciare da parte per momenti migliori. E' sempre stato così alla fine, ma la vita "da grande" fa vedere tutto diversamente. So che mi sono spiegato proprio da cani, ed è questa la differenza tra uno scrittore vero ed uno che cerca di annotare qualche appunto mentale esprimerlo a quei pochi navigatori che veleggeranno sul mio blog. Spero comunque che quei due o tre che forse hanno ancora pazienza di leggere queste righe possano capire.

mercoledì, dicembre 06, 2006

Il ritorno

Ehh, già... è finita.
Come tutte le avventure, anche questa è finita per lasciare il posto alle nuove.
Ma sembra quasi di non essere mai partiti, tutto continua proprio come lo avevo lasciato. Meglio... certo che un po' bisogna riaddattarsi ai solititi ritmi, ma è più facile di quello che mi ricordassi.

E poi sta per arrivare la laurea: fino a ieri quasi non ci credevo, poi ho visto il mio nome tra quelli che giovedì prossimo entreranno nell'aula magna per mettere la parola fine a questi 5 anni di studio... cavolo, allora è tutto vero, sto per finire!!! ..... e dopo?

E dopo, party! ... e dopo? Bhè pensiamoci quando sarà il momento.

Nel frattempo devo ringraziare tutti.
Il prossimo post riporterà la pagina di ringraziamenti, così come sono stati scritti nella tesi, pari pari, senza nessuna omissione o aggiunta. Potete farmi tutte le domande che volete sui nomi delle persone che scriverò, su chi sono e perchè sono stati importanti, ma è fiato sprecato, non dirò nulla di più di quello che scriverò: chi ha orecchie per intendere...

sabato, ottobre 21, 2006

NYC

Ragazzi, che vacanza.
5 giorni nella citta' piu' bella che ho visto fino ad adesso, "the city that never sleeps". Volo notturno all'andata con tre ore di fuso = non si e' dormito niente. E poi via. Musei, grattacieli, mare, ponti, piazze, strade, gente, metropolitana, traghetti... e' vero che c'e' un vuoto lasciato ormai da piu' di cinque anni nel cuore di Downtown; l'ho sentito io che sono stato li' per pochi giorni, figuriamoci un newyorkese. Pensate solo all'empire state building, un colosso di 102 piani. E poi pensate alle due sorelle gemelle, una di fianco all'altra, ancora piu' alte di quello, alte piu' del doppio di quelli che stavano accanto. Ma basta parlare di cose tristi: NY e' viva, pulsante. Ricordero' sempre Little Italy, piena solo di ristoranti (sembra che in Italia siamo buoni solo a far da mangiare) e Chinatown, piena solo di negozietti di magliette, la metro nella imperdibile rush hour, Schwarz con performance dal vivo di due commessi che si esibivano nella mitica musichetta di Big, i momenti passati ad ammirare i Picasso o i Van Ghog e anche quelli passati ad interrogarsi su che cosa ca*** pensava Lucio Fontana disegnando i suoi "Concetto spaziale", il sentimento di sicurezza nel trovarsi in un'area appartenente a 192 stati contemporaneamente... e ogni volta lo stupore nel pensare "MA SONO A NEW YORK!".
I love NY
Postato alle 18.29 del Pacific Time

sabato, settembre 02, 2006

6 degrees of separation

"I read somewhere that everybody on this planet is separated by only six other people. Six degrees of separation between us and everyone else on this planet. The President of the United States, a gondolier in Venice, just fill in the names. I find that extremely comforting, that we're so close, but I also find it like Chinese water torture that we're so close because you have to find the right six people to make the connection. It's not just big names -- it's anyone. A native in a rain forest, a Tierra del Fuegan, an Eskimo. I am bound -- you are bound -- to everyone on this planet by a trail of six people. It's a profound thought -- how Paul found us, how to find the man whose son he claims to be, or perhaps is, although I doubt it. How everyone is a new door, opening into other worlds."

venerdì, settembre 01, 2006

Vegas, arriviamo!!!

Domani si parte!
5-6 ore di macchina per arrivare in una delle citta' piu' finte degli USA, tutto costruito ad arte per attirare turisti come orsi dal miele, una citta' deserta durante il giorno ma piena di lucine sbrilluccicose di notte, hotel a tema che richiamano alla mente le meraviglie del mondo, me piu' di tutto, signori e signore, il gioco d'azzardo! Ieri sera mi sono allenato a blackjack con i miei coinquilini... non e' andata malaccio considerando che era la prima volta anche se avrei perso tutti i soldi in 20 minuti se mi fossi trovato veramente davanti ad un "dealer" di Vegas.
Saranno notti di pazzie? O semplicemente di svago e meraviglia vagando tra reception di hotel illuminate sempre a giorno?
Due cose sono certe:
- qualsiasi cosa accada non devo sposarmi
- quello che e' a Vegas, rimane a Vegas.... o era in Messico?

Postato alle 2.26 pm del Pacific Time

martedì, agosto 22, 2006

SAN-FRAN-CISCO!!!

Sono bastati 4 giorni per innamorarsi di questa citta'. Se non vi fidate di me, guardate le foto (a me piacciono un sacco) e pensate che dal vivo e' 2000 volte meglio!
Uno skyline meraviglioso, soprattutto se visto da Alcatraz, l'emozione di stare su un ponte storico, il pensiero di essere in una citta' che solo un secolo fa era ridotta praticamente a un cumulo di macerie fumanti. E' stata anche la mia prima volta su un grattacielo, ad ammirare un panorama che non pensavo potesse essere cosi' seducente.
Che bello scarrozzare su e giu' con le cable car, tra un video e l'altro, qualche foto e una orribile ciocco-cola (persino il cameriere mi ha definito "brave man" quando me l'ha portata, con un misto di stupore e terrore sulla faccia).
E' stata anche la prima volta in cui ho visto un vero tombino fumante, stile "fogna delle tartarughe ninja"... e a questo punto non posso fare a meno di pensare a quello che potro' vedere a New York tra circa due mesetti; lascero' un pezzetto di cuore anche la'?

Postato alle 9:17 AM del Pacific Time